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“Segno e figura in Eleonora Pozzi”
"Il segno si pone come superamento del disegno in quanto sostituisce gli schemi astratti, riduttivi, e mentali della rappresentazione mimetica del reale, un linguaggio autonomo ed intrinsecamente espressivo.. Il segno informale si attua in una spazialità fenomenica, cioè su una superficie concreta, vale a dire esperimentata e vissuta dall'artista alo stesso modo che il flusso medesimo della sua esistenza". (Italo Tomassoni, Arte dopo il 1945, Italia, 1971)
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